Quest’anno, per le restrizioni in vigore a causa della pandemia e in segno di rispetto per le vittime del coronavirus, la Festa della Repubblica non si può celebrare con il tradizionale ricevimento.
In Italia e nel mondo, vogliamo comunque ricordare questo momento solenne, oggi più che mai importante, con una serie di iniziative “virtuali”.
Buona festa della Repubblica, viva l’Italia, viva l’Algeria!
Videomessaggio dell’Ambasciatore Pasquale Ferrara:
Testo del discorso (traduzione in italiano):
Cari amici, cari fratelli algerini, cari connazionali,
Per il quarto anno consecutivo, ho il grande privilegio di celebrare la festa nazionale italiana tra di voi e con voi. Il profondo rispetto per le vittime della pandemia in Italia, in Algeria e nel mondo intero ci impone una celebrazione virtuale, ma cionondimeno solenne.
Durante un anno cruciale, l’Italia è sempre rimasta a fianco dell’Algeria, e ci rimarrà ancora domani. A sua volta, il generoso popolo algerino, anche in una fase straordinaria e delicata della propria storia, non ha mancato di essere al fianco dell’Italia, quando il mio Paese è stato tra i primi al mondo a subire l’aggressione di una crisi sanitaria che ora riguarda tutta l’umanità.
Già durante le prime difficili settimane della crisi, la nostra Ambasciata è stata inondata da un numero commovente di mail, lettere, video e offerte di solidarietà da parte di cittadini, studenti, professionisti e Autorità algerine.
Nell’impossibilità di ricordarli tutti qui, vorrei citare quattro gesti che trovo emblematici:
– La donazione di 300.000 paia di guanti medicali alla Croce Rossa Italiana da parte della società IMGSA. I miei ringraziamenti vanno al suo Presidente Toufik Haouam, e alla Mezzaluna Rossa algerina nella persona della sua Presidentessa, Saida Benhabyles.
– Tutta la mia riconoscenza ancora al Dottor Laradji, Pneumologo di Sidi Bel Abbes, che si è offerto volontario in scienza e coscienza per raggiungere i suoi colleghi italiani.
– La solidarietà espressa con delle performance commoventi e originali da giovani musicisti algerini tra cui Hichem Chergui, Sarah Saidi, Imène Sahir, Aymen Saadna, Abeer Farouj, Mehdi Baba-Ameur, Nabil Hamai. L’associazione musicale Dar El Gharnatia di Koléa con il suo direttore Kherrous Boualem. Mille volte grazie, siamo veramente commossi.
Tutta la nostra profonda gratitudine infine alle decine di cittadini che, senza clamore e nell’assoluto anonimato, durante i giorni più complicati, si sono recati alla nostra Ambasciata per offrire dei prodotti di prima necessità da inviare in Italia.
Non potremo mai dimenticarci questo slancio d’amicizia e dignità, che ha onorato il proverbio dell’antico dialetto della mia regione d’origine, la regione di Napoli, che recita: «a lo besuogno se canosceno l’ammice»: è nel momento del bisogno che si riconoscono gli amici.
Ci potremmo chiedere con lo scrittore algero- italiano Amara Lakhous: « Fino a quando durerà l’esilio?“. Siamo ancora nell’attesa, ma sappiamo sin d’ora che l’Italia e l’Algeria usciranno insieme da questa pandemia.
Alle sfide globali è necessario reagire con un impegno universale. I nostri Paesi saranno chiamati, in maniera esigente, a impegnarsi in favore di una nuova governance internazionale, più fedele ai principi del mutuo rispetto e dell’inclusività, della giustizia. Abbiamo bisogno di un multilateralismo veramente democratico e solitario. Proprio questa pandemia ci obbliga, infatti, a riqualificare le relazioni tra i Paesi e a costruire una vera comunità internazionale.
L’Italia è pronta a fare la sua parte: oltre a confermare il suo impegno anche in Algeria attraverso l’Unione Europea e le Organizzazioni Internazionali, Il mio Paese ha già ratificato un Addendum all’accordo di conversione del debito per permettere che 10 milioni di euro siano destinati a nuovi progetti di sviluppo in Algeria.
Una volta ancora, i nostri popoli e i nostri Paesi si sono riscoperti e riconosciuti fratelli, uniti e non divisi da un mare, il Mediterraneo, che bagna una sola riva.
A cominciare dalla tragedia libica, l’Italia e l’Algeria continueranno a sostenere delle soluzioni politiche inclusive, condivise, durevoli. La pace non è un’opzione tra le altre, ma è un obbligo e un dovere per tutti.
Cari amici, possiamo contare su delle relazioni bilaterali amichevoli, leali, paritarie. Si tratta di uno scambio strutturato e costante che ha visto, tra le altre, le recenti visite ad Algeri del Presidente del Consiglio Conte, del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale di Maio, del sottosegretario di Stefano e ugualmente, la visita a Roma del ministro degli affari esteri, Sabri Boukadoum. Si sta delineando la riunione del vertice bilaterale e di dialogo strategico sulle questioni politiche e di sicurezza.
L’Ambasciata è già pronta a organizzare, non appena possibile, un Business Forum di alto livello per svolgere un ruolo motore per una ripresa strutturale, con l’intenzione di rilanciare anche l’attuale Club di Affari algero- italiano.
In campo energetico, l’Italia considera prioritaria la sicurezza energetica, ma in un contesto di economia circolare e dell’impegno contro il cambiamento climatico.
Un numero importante di eventi e di iniziative hanno illustrato il nostro impegno culturale in Algeria nel 2019: a titolo di esempio, l’esposizione Opera Omnia al Palazzo della Cultura di Algeri per celebrare Leonardo da Vinci. Quest’anno festeggeremo Raffaello Sanzio e Federico Fellini, un regista molto caro anche agli algerini. Potremmo aggiungere la partecipazione incrociata di scrittori italiani e algerini ai Festival del libro di Algeri e di Torino. Uno spettacolo musicale ci ha fatto riflettere sulle sofferenze della migrazione, esperienza condivisa dai nostri due popoli.
Una menzione speciale per le migliaia di studenti della lingua italiana nelle scuole e nelle Università algerine. Persino durante la pandemia, l’Istituto Italiano di Cultura ha assicurato i corsi di italiano con nuove modalità. Sono felice di poter annunciare il prossimo arrivo di un professore inviato dal Ministero degli Affari Esteri presso la Scuola italiana « Roma », come pure l’attivazione del doppio diploma di studi superiori.
L’Italia, dunque, rilancia il suo impegno e la sua presenza in Algeria ed è pronta a riaprire, appena le condizioni lo permetteranno, anche ad un trattamento rapido e sempre serio delle domande di visto. Nel frattempo, il ritorno in Italia di numerosi connazionali è stato operato con dei voli speciali grazie alla collaborazione delle Autorità algerine, che ringrazio per l’attenzione concessa.
Cari connazionali, cari amici algerini, care famiglie, care imprese, cari studenti, verrà il giorno in cui potremo tutti ritrovarci di nuovo in Ambasciata celebrando la nostra comunità piena di iniziative, una comunanza di visione.
I nostri due Paesi rimangono dei ponti culturali, ospitali, generosi, delle porte di ingresso verso l’Europa e l’Africa, strettamente uniti da un passato molto ricco, ma anche ben proiettati verso il futuro. È un legame di vera prossimità e non di semplice vicinanza. Condividiamo una storia comune fatta di secoli di scambi, di intersezioni, spesso di sofferenze, ma anche di grandi momenti di Rinascimento.
Buona festa nazionale! Viva l’Italia! Viva l’Algeria!
Discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
https://www.quirinale.it/elementi/49354
Inno dell’Accademia Chigiana
L’inno nazionale in una sola voce: è l’iniziativa che coinvolge 108 musicisti riuniti dall’Accademia Chigiana di Siena, storica realtà d’eccellenza musicale italiana, per una speciale esecuzione da remoto del nostro Inno nazionale, il “Canto degli italiani” di Goffredo Mameli. Insieme ai musicisti allievi, docenti e collaboratori dell’Accademia, partecipano anche grandi nomi della musica classica internazionale come Salvatore Accardo, Bruno Giuranna, Antonio Meneses, David Geringas, Alessandro Carbonare, Pino Ettorre, Luca Sanzò, Francesco Dillon, Matteo Cesari, Paolo Ravaglia, Giulio Rovighi e il Quartetto Nous.
https://www.facebook.com/watch/?v=887406805066921
E-book “Le Piazze (in)visibili”
A cura di Marco Delogu, racconta 21 piazze italiane – simbolo del nostro patrimonio storico e culturale e dell’identità collettiva del nostro Paese – attraverso lo sguardo e le parole di importanti autrici e autori come Olivo Barbieri, Luca Campigotto, Michele Cera, Alessandro Dandini, Eva Frapiccini, Raffaela Mariniello, Edoardo Albinati, Liliana Cavani, Nicola Lagioia, Helena Janececk, Sandro Veronesi e molti altri ancora. La pubblicazione propone un suggestivo viaggio nella bellezza delle Piazze italiane, fotografate tra fine marzo e l’inizio di maggio, in un momento di isolamento e “sospensione”, accompagnato da scritti di memoria, suggestioni e riflessioni.
L’edizione dell’ebook realizzata per la Festa Nazionale costituisce un’anteprima del progetto più ampio che sarà presentato nelle prossime settimane.
Scarica l’ebook nel formato pdf https://www.esteri.it/mae/resource/doc/piazze_in_visibili/piazze_in_visibili.pdf
oppure ePub https://www.esteri.it/mae/resource/doc/piazze_in_visibili/piazze_in_visibili.zip